Momenti di Montagna
 
   
 
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SCIVOLANDO IN VAL CEDEC - Ghiacciaio del Cevedale, 22 giugno 2008

Si dice che i ghiacciai siano in costante movimento. Ed è palesemente vero. E se un bel giorno il ghiacciaio del Cevedale, già ridotto al minimo, si ribellasse? Basterebbe una lieve inclinazione perchè il rinomato Rifugio Casati scivolasse lentamente giù nella sottostante val Cedèc, sotto gli occhi attenti di Ortles e Gran Zebrù.
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INOSPITALE SUCHELLO - Alta val Vertova, 9 aprile 2011

Un increspato ammasso di roccia calcarea ricoperto da una tenace vegetazione. Tale è il versante orientale del monte Suchello che, aspro e inospitale, dirupa nella deliziosa val Vertova. Tutto è ripido, non colonizzabile, non un dettaglio che sia degno di nota. Eppure viene voglia di cimentarsi nell’esplorazione dei suoi fianchi, navigando a vista tra i misteriosi recessi del monte.
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SCOGLI IN UN MARE DI NUVOLE - Ferrata Vandelli, 16 agosto 2006

Onde schiumose si infrangono contro una possente scogliera. Tutto molto verosimile se non fosse che queste rocce si trovano a duemila metri di quota. La realtà è che, in una giornata piovosa, nubi basse stanno tentando di arrampicarsi sulle dolomitiche pareti attraversate dalla ferrata Vandelli. Per gli escursionisti è un sollievo trovarsi già al sicuro al Col del Fuoco ad osservare lo scenario.
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CONTRASTI DI PRIMAVERA - Monte Colombina, 12 aprile 2012

Di ritorno da un’escursione primaverile sul monte Colombina, si rimarrà estasiati di fronte ai contrasti che i pascoli sopra il lago d’Iseo sanno offrire. Il verde dei terreni privati convive armoniosamente con gli ancora gialli prati incolti. La neve rimasta tenacemente adesa alle cime dei monti triumplini risplende sotto il sole pomeridiano; innocue, placide nuvolette infondono calma ad un animo che farebbe altrimenti fatica a trattenere un turbinio di emozioni.
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TUTTE LE VIE PORTANO ALLA CROCE - Monte Cancervo, 19 febbraio 2011

Il Cancervo è montagna misteriosa. Lungo i suoi versanti si snodano molteplici sentieri tutti da scoprire. Per guglie e canali, tra avvallamenti e dossoni e qualsiasi sia la strada prescelta, ci si trova a convergere in direzione della cima, laddove è possibile sedersi ad ammirare ad ovest l’intera val Taleggio e, ad oriente, il profondo solco della media val Brembana.
 
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MALINCONIA D'INVERNO - Prà Sücc, 4 dicembre 2011

Prà Sücc, “prato secco”: non certamente un nome glorioso per un alpeggio. Se la malinconia fosse sinonimo di bellezza, e, per quanto mi riguarda, qualche volta lo è, queste cadenti baite costituirebbero uno tra i luoghi preferiti dagli esteti. Immaginarlo inselvatichito e quasi rassegnato, orfano in un inverno povero di neve, silenziosamente illuminato dall’ultimo raggio di un rosato tramonto, ne estremizzerà il nostalgico potenziale.
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L'ABBRACCIO TRA NEVE E GHIACCIO - Lago Piodella, 30 ottobre 2011

Il lasso di tempo che intercorre tra il primo vero calo delle temperature e le successive abbondanti nevicate, è benevolo nei confronti dei laghi alpini che, in previsione di soccombere allo strapotere dell'inverno, si adornano di un mantello ghiacciato. Prima di assopirsi sotto una spessa coltre nevosa, si lasciano coccolare dal candore della neve che si adagia delicatamente sulle sponde. In una gradevole giornata d'ottobre, vagando senza precisa meta nelle poco frequentate lande della bassa val Chiavenna, ci si potrà imbattere nel lago Piodella, agghindato del suo pigiama più bello.
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SCURO E SLANCIATO - Pizzo Tremogge, 3 luglio 2011

Tutto ad un tratto le rocce calcaree lasciano spazio a quelle scure e più comunemente diffuse nella valle. Alla stessa maniera, dalle più dolci pendenze del pizzo Tremogge si passa a quelle decisamente più slanciate del pizzo Malenco. Proibitive se osservate da lontano, maggiormente addomesticabili via via che le si affronta.
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MEZZO METRO DI FRESCA - Monte Generoso, 4 dicembre 2010

Un abbondante manto nevoso riveste le bizzarre gradinate rocciose del monte Generoso. Con delicatezza estrema, ha scrupolosamente allestito una candida passerella per la vetta. A un tiro di schioppo dall’indistinto piattume della Pianura; là da dove ci siamo elevati, là dove ben presto ci immergeremo di nuovo. Stavolta però lo faremo con piacere: la via è pronta per il nostro passaggio.
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RISVEGLIO AUTUNNALE - Punta di Pezza Comune, 21 ottobre 2012

Dopo una notte trascorsa nello spartano bivacco al passo di Campolatte, si getterà uno sguardo alle due cime che da quest’ultimo si innalzano. Quella che, con uno strano toponimo, è denominata Punta di Pezza Comune inviterà all’ascesa. Lungo la cresta, ricalcando le tracce di un mattiniero branco di camosci, si avrà modo di ammirare un maestoso panorama dominato dalla triade di Saas-Grund. Il tutto impreziosito dalle tinte dorate dell’autunno.
 
 
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AGUZZO E DORATO - Tre Pizzi, 16 agosto 2010

Gli slanciati denti dei Tre Pizzi, ben apprezzabili dai dintorni della conca di Mezzeno, sono innegabilmente invitanti. Se il più settentrionale di essi è agevolmente accessibile, lo stesso non può dirsi per gli altri due. Sarà divertente andare all’esplorazione dei rimanenti: di quello centrale si potrà vedere da vicino le dorate venature che ne solcano la roccia.
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UNA TAVOLOZZA DI COLORI - Camaggiore, 29 ottobre 2012

Il verde di un pascolo curato, felci di rosso agghindatesi, il giallo vestito delle betulle. .. il blu del lago e l’azzurro del cielo. Ed infine un pizzico di bianco a completare la tavolozza dei colori. Mescolati insieme intorno alla costiera Grona-Bregagno, formarono un quadro degno del miglior pittore.
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IL PRIMO GIORNO DI PRIMAVERA - Monte Faierone, 21 marzo 2011

Che non ci siano più le mezze stagioni è roba nota e risaputa. Che grandini il primo giorno di primavera ai 1715 metri di quota di un innevato monte Faierone però, nemmeno i meteorologi più disincantati lo metterebbero in conto. Minacciosi, truci nuvoloni, raffiche di vento che son rasoiate, pallini di grandine similpolistirolo. L’aria è terribilmente elettrica, l’eco dei tuoni risuona in lontananza, tremendi fulmini baluginano qua e là. Il primo, istintivo pensiero è quello di muoversi, in tutti i sensi: spostarsi dall’insidiosa dorsale, sbrigarsi a trovare un riparo. Aggredire l’umida e pesante coltre di neve, catapultarsi a valle nei più disparati modi, tuffarsi quasi nello scuro lago.
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SBALORDITIVA VISIONE - Couloir del Secco, 22 febbraio 2012

Saltar fuori dal terzo risalto della colata di ghiaccio che nella stagione fredda occupa il couloir alle pendici del monte Secco seriano e trovarsi di fronte alla successiva asperità, lascia a bocca aperta il ghiacciatore alle prime armi. La soggezione provata si scontra immediatamente con la più ferma volontà di cimentarsi sul primo vero ghiaccio verticale. Ci si affretta a recuperare la corda in prossimità della base della cascata, non vedendo l'ora di potersi mettere alla prova.
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CATTEDRALE NATURALE - Tofana di Mezzo, 20 agosto 2011

Gli impegnativi cavi metallici della ferrata Olivieri alla punta Anna non sono che il prologo all’altrettanto scenica ferrata Aglio: convincersi a proseguire alla volta della Tofana di Mezzo, vuol dire essere pronti a spingersi in un ambiente suggestivo e maestoso. È come varcare le porte di una cattedrale antica, governata da leggi ignote e misteriose. Enormi roccioni mantengono un precario equilibrio incuranti della forza di gravità; colossali pareti restano indifferenti al trascorrere del tempo e agli agenti atmosferici. Cenge e pinnacoli, stratificazioni e colori, ogni cosa è messa lì per stupire l’escursionista e togliergli parte del fiato necessario al suo ancora lungo cammino.
 
 

Immagini presenti: 360 - Ultimi inserimenti: 16 nov 2012 - Copyright: Luca Vezzoni