CHE PRESANELLA! - Rifugio Denza, 22 maggio 2011

La luce radente di un nuovo giorno illumina la Presanella, creando delicati contrasti su pareti e canaloni. Le cordate avanzano, ciascuna per l’itinerario prescelto. Faustinelli, scivolo nord, via normale… molteplici e differenti sono le linee di salita. Il finale è però comune a tutte: sarà in ogni caso emozionante poter tirare il fiato a fianco della grossa croce di vetta e scorgere dall’alto in basso le innumerevoli vette che compongono il gruppo dell’Adamello.

PIZZO DELLA VACCA - Carona, 4 gennaio 2008

Questa montagna, considerata minore e di scarso interesse alpinistico, è affettuosamente nota agli abitanti di Carona in alta val Brembana. Il suo costone, quasi interamente ricoperto da un preciso bosco di abeti, cade inesorabile sul paese. I folti abeti catturano lo sguardo in ogni stagione e condizione. Una recente nevicata e una nube indefinita danno a questa montagna un aspetto maestoso e nobile, rendendole giustizia almeno per un momento.

TRONCORAGNO - Oratorio dei Sette Fratelli, 13 ottobre 2010

I lignei scheletri dei pini cembri che riposano sui pendii del monte Sciesa non hanno smarrito la loro linfa vitale. In accordo con le più note teorie metafisiche della trasmigrazione dell’anima, sembrano essersi convertiti in creature che si destano al poco comune passaggio di esseri umani. Custodi di queste lande sommitali, cancellando ogni più piccola traccia, rendono più complicato il raggiungimento del poggio sul quale è situato l’isolato oratorio dei Sette Fratelli.

PROFILI DA SCOPRIRE - Monte Bregagno, 20 febbraio 2009

La nebbia si propaga in insenature delimitate da rilievi più o meno lontani. Avanza inesorabile cancellando qualsiasi segno di insediamento umano nelle valli sottostanti. Se non fosse per un'insignificante, fastidiosa antenna, si farebbe strada nella mente la convinzione di esser per un attimo fuori dal tempo e di aver raggiunto il confine dell'inesplorato.

LUNGO TRAVERSO - Ferrata del Venticinquennale, 18 maggio 2010

Il lunghissimo traverso che caratterizza la parte intermedia della ferrata del Venticinquennale al corno di Canzo Occidentale è senza dubbio il tratto chiave di questa via. Alti sopra la val Ravella, si diventa per qualche minuto un tutt’uno con la grigia e calcarea parete, cercando saldi appigli in assoluta sicurezza. Il pensiero va alla più volte già raggiunta cima e alla vista del lago che, per l’ennesima volta, rimarrà preclusa dalle nubi.

SEMPREVERDE SENTINELLA - Bocchetta di Lierna, 3 aprile 2011

Un banale pino; una fida sentinella posizionata lì a difesa del paese; la punta di una freccia che, scagliata da lontano, ha trafitto il terreno; un missile pronto al decollo o, più probabilmente, appena atterrato; l’albero e le vele di una nave nàufraga… Tante e differenti sono le rappresentazioni che accompagnano la sempreverde figura che, affacciata su Lierna e sul lago, si staglia solida contro la foschia e contro l’inesorabile susseguirsi delle stagioni.

A SUD DEL GRIGNONE - Grigna Settentrionale. Cresta nord, 12 ottobre 2011

Dal Grignone, volgendo lo sguardo a meridione in direzione della Pianura, una consistente fetta di campo visivo è invasa dalla scura sagoma della Grignetta. Le seghettate creste, al vertice delle quali sorge il bivacco Ferrario, si stagliano perentorie contro la onnipresente foschia. Nei casi migliori tuttavia, l’indistinta coltre nebbiosa rimane disciplinatamente avvinghiata alle terre basse, lasciando intravedere in lontananza la mite catena appenninica.

QUOTA TREMILA - Pizzo Stella, 6 giugno 2010

Le energie impiegate per raggiungere un’atmosfera tersa e un cielo azzurro, consentono e giustificano ampiamente il lasciarsi andare all’illusione di un metaforico riposo sul morbido e dondolante materasso antistante. Se questo non bastasse, una seconda fantasia trasformerà la cresta occidentale del pizzo Stella in un lungo trampolino, per un ancor più metaforico tuffo nel placido, mansueto, sempre bello mare di nuvole.

STREGATI DALLA VAL GRANDE - Cima della Laurasca, 23 giugno 2010

Fermarsi ed osservare le desolate cime della Val Grande è un atto pressoché inevitabile. Tali rilievi, anonimi e generalmente poco ambiti, trafiggono i cuori di coloro che trovano bellezza nella semplicità, serenità nelle asperità, gioia nella sobrietà. Si vorrebbe cavalcarli tutti ma si arriverà a raggiungerne solamente pochi.

COREOGRAFIE D'APRILE - Sopra Corna, 9 aprile 2012

Aprile, mese di variabilità meteorologica. Annunciatore di cambiamenti, foriero dei primi tepori. I prati virano al verde, i cieli si agghindano di nuvole dalle più stravaganti forme, l’umore si fa ballerino. Respirare a pieni polmoni l’aria ricca di tensione rischia di far sbandare anche gli animi più saldi. Conservare i piedi a terra, concentrandosi però sulle coreografie del cielo, è un buon compromesso.

MONTE SPLUGA O CIMA DEL DESENIGO - Val Mengasca, 6 novembre 2010

Il monte Spluga, o cima del Desenigo, incarna per molti escursionisti lombardi il fascino della montagna misteriosa, da salire. Alto al pari di altre cime più celebrate, sito in posizione strategica al confine tra val dei Ratti e val Masino, è individuabile da molteplici angolazioni. Spingendo i passi tra gli alpeggi della remota val Mengasca ad esempio, è possibile individuarne la massiccia mole, visione che contribuirà al lievitare dell’interesse per questa montagna, almeno finché, in un tempo più o meno prossimo, non venga definitivamente conquistata.

SOLO UNA SCIA - Vallone di Palasinaz, 8 gennaio 2012

Compiendo una variante di discesa nel vallone di Palasinaz, si ha modo di galleggiare su pianori soffici e immacolati. Il prezzo da pagare sarà quello di dover poi rientrare sulla pista battuta con uno scomodissimo raccordo che metterà a dura prova pelli e pazienza. La fatica e il suo ricordo saranno tuttavia destinati a scomparire ben prima di quanto non accadrà alla propria scia, sebbene anch’essa verrà presto cancellata ad opera del vento o di una prossima nevicata.

QUESTIONE DI CARATTERE - Monte dei Frati, 21 agosto 2009

Una capra, sola, ha assunto il comando di un intero gregge di pecore. Con la barbetta sbarazzina e lo sguardo fiero, scorrazza per i pascoli del monte dei Frati. Un folto gruppo di pecore, come un suddito fedele, la segue a testa bassa. Sotto una cornuta protezione si spingeranno fin dove, da sole, mai avrebbero osato.

RAGGIO VERTICALE - Monte Secco brembano, 18 ottobre 2009

Il sole sta calando all'orizzonte; ben presto tutto sarà buio e gli ora netti profili montuosi si confonderanno nell'oscurità. Un raggio ribelle colora l'atmosfera, rende incandescenti le nuvole. E' l'ultimo, sublime, atto di uno straordinario tramonto e di questa lunga, memorabile, traversata per le creste di Cavallo, Pegherolo e Secco.

AL COSPETTO DEL LEONE - Punta di Terrarossa, 26 aprile 2011

La punta di Terrarossa, o Wasenhorn, si innalza appuntita nelle strette vicinanze del passo del Sempione. La particolare conformazione rocciosa fa sì che sia cima ambita più dagli escursionisti che dagli scialpinisti. Averla scelta come meta primaverile significa affrontarla accompagnati da mille dubbi. In completa solitudine, si segue, inizialmente con la mente, quindi con gli sci e infine a piedi, un’immaginaria linea di salita immediatamente a fianco dello scuro Hubschhorn e del maestoso monte Leone.