OMBRE SINUOSE - Rifugio Calvi, 4 gennaio 2009

Le morbide colline della conca del Calvi si adagiano su una soffice e immacolata piana nevosa. Con un gioco di ombre creano sinuose linee e azzurre sfumature. Viene naturale assistere a questo silenziosa esibizione con rispetto; sarebbe gravissimo oltrepassare l’invisibile confine della tela rovinando un lavoro di ore e ore.

TRAMONTO SUL LAGO DI MEZZOLA - San Giorgio, 12 ottobre 2008

Degna conclusione di un bellissimo giro ad anello in val Codera è lo splendido tramonto sul sottostante lago di Mezzola. Viene naturale ripensare al genuino ambiente appena attraversato. Il lago è una tela e le correnti sono pittrici. I colori magici. La vista si perde lungo l'intaglio della valle che ospita il lago di Como; con il diminuire della luminosità, un calmo tripudio si spande nell'aria.

ROCCIOSO PIZ JULIER - Piz Julier, 25 agosto 2010

L’arcigno piz Julier risulterebbe inaccessibile a chi si fermasse ad osservarlo dalla fourcla Albana. Qualora invece, con qualcosa di simile ad un atto di fede, si cercasse di avvicinarlo per la rocciosa cresta sud-est, si scoprirebbe, passo dopo passo, che la via è agevole e neppure troppo faticosa. Nel lungo avvicinamento si avrà inoltre modo di ammirare le grandiose alpi Retiche, la quasi verticale vedretta del Julier, le variopinte e sconfinate cime svizzere.

TRE CIME DI LAVAREDO - Rifugio Locatelli, 13 agosto 2006

Un temporale estivo si è appena abbattuto nei dintorni del rifugio Locatelli alle Tre Cime. Una leggera spruzzatina di neve è rimasta a documentarlo. Con la sera è sceso anche un senso di calma; l'aria rimane frizzante, lo scenario severo e quasi surreale.

UN BALCONE SUL LARIO - La Corvegia, 4 febbraio 2012

La Corvegia è una cima a torto considerata minore, posta nelle immediate vicinanze del più blasonato Sasso Canale. Alla sommità confluiscono due panoramicissime dorsali che, a meridione, si protendono verso il lago di Como. Dall’alto la visuale è ben più ampia potendo avvalersi, tra l’altro, dell’ottima prospettiva sulla scoscesa val di Bares e su parte degli aspri rilievi dell’alto Lario e della Mesolcina.

FARE TAPPA ALL'ALPE PIAZZA - Alpe Piazza, 12 luglio 2012

Raggiungere l’incantevole balcone panoramico dell’alpe Piazza da Dosso del Liro nella stagione estiva, comporta l’attraversamento di una folta vegetazione che si mantiene verde e rigogliosa per tutta la valle. È inoltre necessario fronteggiare l’attacco di agguerriti tafani, ai quali non sembrerà vero di scorger qualcosa muoversi tra le felci. L’alpeggio è tappa obbligata: la vista è qui libera di spaziare verso la tondeggiante cuspide del monte Cardinello, avvicinabile con un ancora lungo percorso.

UNA FETTA DI GIORNO - Ghiacciaio del Lys, 31 luglio 2006

Uno spicchio di luce illumina selettivamente parte delle montagne di Gressoney. Come star illuminate dai faretti su un palcoscenico, le prescelte spiccano dorate sui restanti rilievi ancora in ombra. E' uno incredibile spettacolo quello che coglie l'alpinista intento a destreggiarsi tra i crepacci del ghiacciaio del Lys.

SCHIARITE SUL SECCO - Monte Pegherolo - 18 ottobre 2009

I monti Cavallo, Cavallino e Pegherolo sono stati ammansiti e superati. Le insidie temute, e allo stesso tempo tanto attese, sono finalmente alle spalle. Solamente il Secco e la sua anticima li separano dal concludere quella che ha tutta l’aria di essere ricordata come un’epica traversata per creste. L’ora tarda imporrebbe di sveltire il passo, ma niente è più forte della convinzione che l’esser giunti fin qui sia da garanzia a prender parte ad un indimenticabile, rosso tramonto.

AL COSPETTO DELLE DOLOMITI DI SCALVE - Monte Gàrdena, 17 gennaio 2010

L’inconfondibile dente del cimon della Bagozza è abbracciato da possenti montagne che paiono volerne salvaguardare la monumentale mole. Se scorto di ritorno dal monte Gàrdena, si capisce come l’intero massiccio si meriti l’appellativo di dolomiti di Scalve. Ciaspolare al suo cospetto aggiunge fascino alla già di per sé soddisfacente escursione.

MENO 22 GRADI E NON SENTIRLI - Ausserferrera - 5 febbraio 2012

Marciare di buona lena sulla strada che da Ausserferrera sale regolare verso gli alpeggi, è il primo modo per far fronte alle rigide temperature di un gelido febbraio. Transitando nell’ombroso fondovalle, nel bel mezzo di un immobile bosco di abeti, si ha la possibilità di cogliere con tutti e cinque i sensi e di farsi amiche le molteplici manifestazioni del freddo tanto temuto. I -22°C, in effetti, passano quasi inosservati se non ci si fermasse a percepirli.

UN'UNICA PICCOLA FERITA - Monte Resegone, 3 giugno 2006

La massa di tetti di Erve, classico punto di partenza per affrontare il Resegone dalla parte sud-occidentale, è una piccola, rossa discontinuità nel verde organismo boschivo che si distende al confine tra le province di Lecco e Bergamo. Lo scorcio può essere colto da un breve risalto roccioso posto lungo il sentiero che sale tra la fitta vegetazione.

UNO SCIVOLO PER LE OMBRE - Lago d'Arcoglio, 31 ottobre 2011

Il distendersi delle ombre pomeridiane sta a ricordare che, volgendo al termine il mese di ottobre, le giornate si sono notevolmente accorciate. Il colore del lago d'Arcoglio è messo in risalto da una sottile patina di ghiaccio. In perfetta sintonia con l'azzurrissimo cielo autunnale, la gelida superficie sembra offrire la rincorsa verso la maestosa testata della Valmalenco. Roseg, Bernina, Argent, Zupò e Palù sono richiami per lo sguardo; la mente è invece già proiettata verso la stagione alpinistica prossima ventura.

SALENDO AL DUE MANI - Monte Due Mani, 29 gennaio 2008

Partendo da Culmine San Pietro con l'obiettivo di salire il vetta al monte Due Mani, si è attesi da un lungo ma piacevole avvicinamento con un sentiero che, con alcuni saliscendi, attraversa chiazze boschive alternate ad ampie radure con vista privilegiata sul vicino Resegone. Quando, con un ultimo sforzo si rimonta il pendio terminale del monte, dal crinale il panorama si aprirà finalmente in tutta la sua interezza e, ben visibili, ci si mostreranno le caratteristiche cuspidi delle Grigne.

ALTA VAL DEI RATTI - Pizzo Ligoncio, 11 settembre 2011

Il raggiungimento della detritica pala sommitale del pizzo Ligoncio dona enorme soddisfazione, sempre che non si sia totalmente stravolti dalla fatica e si conservi la mente sufficientemente lucida per godere del prezioso momento. Sebbene il panorama sul Masino possa essere precluso dalle nebbie estive, la visuale sull’alta val dei Ratti risulterà a dir poco mozzafiato. Si dovrà necessariamente ingegnarsi per imprimere una così bella immagine nella memoria: sarebbe imperdonabile perdere un tale prezioso ricordo dal momento che non si sa se e quando si avrà il coraggio di tornar qui a rinfrescarlo.

SASSO MALASCARPA - Sasso Malascarpa, 13 ottobre 2007

La riserva del Sasso Malascarpa rappresenta una delle zone di maggior interesse geologico della Lombardia. Situata nel territorio di Canzo, poco sotto al monte Prasanto, deve la sua importanza a particolari formazioni rocciose originatesi per fenomeni di sedimentazione marina. Bianche rocce calcaree, solcate da linee quasi geometricamente disposte, contrastano col paesaggio circostante, offrendo uno spettacolo che mai ci si aspetterebbe di vedere in questa zona.