LO STORICO RIFUGIO PORTA - Rifugio Porta, 3 giugno 2007

Il rifugio Porta, bell'esempio di architettura liberty alpina, sorge a nord dei piani Resinelli, ai piedi della Grignetta. Dedicato al poeta Carlo Porta, è un rifugio quasi centenario, essendo stato inaugurato nel 1911 quando non esisteva la carrozzabile che sale da Ballabio. A quei tempi era situato all'incirca a metà percorso tra il fondovalle e la cima della Grignetta, mentre ai giorni nostri lo si raggiunge in brevissimo tempo. Dal rifugio partono i più svariati percorsi che solcano i pendii meridionali della Grignetta per poi ricongiungersi in vetta.

TANTI FIORI, TANTE CASE - Monte Linzone, 7 maggio 2012

Nel mese di maggio, la dorsale dell’Albenza si riempie di minuscoli fiori che, in una visione d’insieme, assomigliano a tappeti colorati srotolati dinnanzi alla pianura. Allo stesso modo appaiono minuscole le case e i complessi industriali che popolano la piana bergamasco-brianzola. Per un istante sono anch’essi considerati attraenti e si tenta di coglierli uno ad uno con lo sguardo.

IN VISTA DEL MONT GELE' - Colle del Mont Gelè, 25 marzo 2012

Si sono già macinati 1600 metri di dislivello quando, sbucati al colle del mont Gelè, si individua finalmente la conclusiva pala innevata. Spingendo gli sci uno dopo l’altro davanti a sé, ci si convince di non essere lontani da quella che a bassa voce si potrà considerare una piccola personale impresa.

UN TRAMONTO ACCIUFFATO IN EXTREMIS - Alpe Sambusina, 6 novembre 2010

Una strana luce trapela tra gli alberi. Non resta che correre, correre a perdifiato fuori dal bosco. Annaspare nella convinzione di non doversi perdere l’incanto del tramonto. Il Sasso Manduino si tinge di rosa ed arancio; un soffice tappeto di nuvole conduce lo sguardo e lo eleva fin da lui. Un senso di pace permea la radura dell’alpe Sambusina, ma la visibilità, in rapido declino, obbliga ad affrettarsi e a correre in cerca di un nuovo sentiero nel bosco.

NEVICA! - Carona, 9 dicembre 2007

Nevica! Nevica... e i fiocchi portano con sè il loro silenzioso annuncio: l'inverno è alle porte. E' la prima nevicata dell'anno, in paese la neve manca da parecchi mesi. Si resta incollati alla finestra ad ammirare una magia che si ripete ogni anno. In un attimo i tetti sono imbiancati, i prati ricoperti. Per quanto rimarranno candidi non si sa, nè ha importanza. L'importante è che nevichi. Che nevichi ora. Qui.

MACCHIE DI PRIMAVERA - Alpi Marittime, 2 maggio 2009

Chiare verdi chiazze ricoprono ora tutte quelle zone di bosco che l'inverno aveva reso spoglie. Il fianco della montagna rinasce, gli alberi si ricoprono di tenere foglie, creando, insieme alle più scure conifere, un gradevole e speranzoso colpo d'occhio.

MONTE VERROBBIO - Monte Verrobbio, 28 settembre 2008

Il monte Verrobbio compone parte della cresta che separa la val Brembana dalla valle di Albaredo, tributaria della più estesa Valtellina. L'erba, che vi cresce in folti ciuffi, copre quasi interamente il versante meridionale del monte. La traccia di sentiero che dal Passo S. Marco segue il la cresta fino al monte e al passo di Verrobbio, pur non essendo particolarmente impegnativa, dev'essere percorsa con attenzione. La vista è notevole arrivando fino alle alpi Retiche ed in particolare alla testata della val Masino.

PASSAGGIO FINALE PER LA PUNTA MILANO - Punta Milano, 27 luglio 2009

L'escursionista che transiti nei pressi del rifugio Omio potrà forse non filarsi quello che da lontano può sembrare un anonimo picco nel mezzo delle più possenti cime che chiudono a settentrione l'alta valle dell'Oro. L'aguzza sagoma della punta Milano non sfuggirà però di certo all'alpinista dilettante alla ricerca di affabili vette da conquistare. Una volta cimentatisi nei primi tre tiri di corda, non resta che coronare la salita sulla variante finale, con movenze magari poco aggraziate, ma sicuramente efficaci.

IL RE - Rifugio Pizzini, 26 giugno 2011

Il Gran Zebrù, o Koenigspitze per gli alpinisti di lingua tedesca, si erge maestoso nel bel mezzo del parco dello Stelvio. Dal rifugio Casati è privilegiato e temuto il colpo d’occhio sulla vertiginosa pala innevata lungo la quale si inerpica la via normale di salita. Pure l’osservazione dal Pizzini rischia di produrre un’alterata percezione, facendo sembrare la salita quasi una facile passeggiata in alta quota. Occorre quindi mettersi alla prova sul percorso per apprezzarne la reale pendenza. Solo al ritorno, oltrepassati ghiacciaio e morena, si potrà volgere lo sguardo al monte con la corretta convinzione di aver compiuto un’importante ascesa.

IO NON HO PAURA DEL BUIO - Sentiero del Tracciolino, 15 ottobre 2011

Raggiungere Codera per il piano Tracciolino, consente di apprezzare l’aspro ambiente chiavennasco delle medio-basse altitudini. Tra gole e anfratti, il sentiero scorre con assoluta regolarità e, laddove non sia proprio conveniente addomesticare la montagna, la buca deciso per decine e decine di metri. Avanzare nel totale buio delle gallerie richiede fede ed un certo slancio emotivo.

NEBBIE INVADENTI - Grigna Meridionale. Cresta Cermenati, 3 giugno 2007

Tra le infinite vie per raggiungere la vetta della Grigna Meridionale, la cresta Cermenati è quella più rapida. In salita è tutta pendenza e sudore; in discesa si trasforma in un delizioso balcone panoramico sull'alta Brianza ed i suoi laghi. Sempre che le nuvole non decidano di prendersi gioco dell'escursionista...

NEVE A GRADINI - Cima di Muschiada, 29 gennaio 2008

E' pieno inverno sui prativi versanti della cima di Muschiada: anche alle quote più basse il sole fatica a sciogliere la seppur non abbondante neve di questo gennaio. Il biancore resiste abbarbicato sui tratti meno pendenti dei prativi versanti della cima di Muschiada. Si attendono candidi rinforzi che, data la stagione, non tarderanno ad arrivare.

CLASSICISSIMA DEL CALVI - Lago Rotondo, 19 agosto 2010

Benché sia oltremodo nota, è sempre pregevole la visuale che si gode di buon mattino dalle rive del lago Rotondo. Il rifugio Calvi risplende al sole, ma di tempo per farvi una capatina non ce n’è. La solida mole del monte Cabianca campeggia massiccia, salirlo da qui è quasi un gioco da ragazzi, ma non si può. Un placido specchio d’acqua… impossibile pensare ad un bagno. Un cielo azzurrissimo e sgombro da nubi invita a soste rilassanti? Anche a lui è indirizzato un garbato rifiuto. Non c’è distrazione che tenga quest’oggi: Grabiasca e Poris ci aspettano!

NEVE SUI TETTI - Val Gronda, 27 aprile 2008

Un terreno inesplorato e sconosciuto sa diventare molto poco ospitale qualora stagione e tempo non siano propizi. Montagne imponenti si uniscono a formare una barriera che nemmeno l'immaginazione riesce ad oltrepassare; una densa coltre di nubi opprime colui che, ostinato, sprofonda nella neve senza una meta sicura. La vista di alcune baite dà un poco di conforto: rincuorato può nuovamente rituffarsi nel bianco dedalo.

BELLA COME AI TEMPI ANDATI - Forcella di Spettino, 22 aprile 2011

Una vivace fioritura di tarassaco rinvigorisce una scena altrimenti dominata da due contrastanti attori: il casolare, spia di antichi mestieri ed il pilone, segno di moderna supremazia. Come separati in casa, paiono convivere nella più bieca indifferenza, combattendosi a suon di ingombranti silenzi. Presto o tardi, però, la scena si modificherà: l’immagine del cascinale operoso e abitato si perderà nel vento, proprio come sta per accadere ai petali dell’unico fiore precocemente tramutatosi in soffione. Saldo rimarrà il pilone, mentre i tempi andati rivivranno unicamente nei ricordi di chi quei giorni li ha vissuti e apprezzati davvero.