TRA GHIACCI E GRANITO - Passo di Cacciabella, 10 luglio 2010

La scelta di investire due intere giornate per salire la vetta più alta del gruppo del Masino, si rivelerà facilmente azzeccata qualora si decidesse di affrontare il lungo avvicinamento dalla val Bondasca. Al raggiungimento dello stretto intaglio del passo di Cacciabella, si viene colti da uno scenario tanto bello quanto severo: dal selvaggio vallone dell’Albigna disteso ai nostri piedi, si erge, in tutta la sua imponenza, la granitica mole della cima di Castello alla quale verrà spontaneo indirizzare un saluto riverente in vista del domani.

DIREZIONE SERODOLI - Lago Lambin, 16 gennaio 2011

Vagare in solitudine per gli innevati rilievi della valle di Campiglio in cerca del giusto varco per il monte Serodoli, comporterà alcune involontarie deviazioni che verranno ampiamente ricompensate da una deliziosa sciata in un ambiente di prim’ordine. Un armonioso impeto di luci e ombre, di contrasti e chiaroscuri, mantiene l’occhio vispo. Osservando la sagoma del compagno di avventura sparire ed apparire, si prenderà immediatamente coscienza della propria piccolezza.

CALA IL SOLE AL LAGO DEVERO - Lago Devero, 22 dicembre 2007

Il lago Devero è un vasto bacino artificiale situato poco sopra ai bellissimi borghi alpini di Devero e Crampiolo. A dicembre inoltrato, le sue acque ghiacciate offrono scorciatoie agli escursionisti di passaggio. Seppur tale usanza non preveda alcun pericolo, può far impressione notare crepe e buchi superficiali nel ghiaccio accompagnati da scricchiolii sospetti. Lasciandosi permeare dall'aria frizzante, si passeggia sereni per queste assiderate lande, mentre una corta giornata invernale si appresta a finire.

TRAVERSATA MAIUSCOLA - Diavolino, 15 agosto 2012

La traversata Diavolino-Diavolo è, per gli amanti della val Brembana, la gita con la G maiuscola, il limite escursionistico al quale tendere. Concatenarla alla salita al tetto della valle per la cresta Baroni, vuol dire, tra le altre cose, affrontarla nel senso opposto al comune. Con un pizzico di presunzione, sembrerà di varcare il confine dell’alpinismo. Ad ogni modo sarà fondamentale non abbassare la guardia e sentirsi in sintonia con la non sempre salda roccia.

SODADURA NEL BLU - Rifugio Nicola, 23 dicembre 2005

La quasi regolare piramide del Sodadura si staglia nel cielo blu. Le vie di salita sono principalmente due, e percorrono le creste che delimitano il versante sud-occidentale della montagna. Ogni passo nel bianco della neve è un avvicinarsi all'intenso blu del cielo.

IDEALE PER LE MEZZE STAGIONI - Zucco Sileggio, 3 aprile 2011

Oltre lo Zucco Sileggio, verso settentrione, si spalanca un nuovo mondo fatto di selvagge seppur tondeggianti cime. Sono i satelliti delle ben più rinomate Grigne, tanto appetibili quanto scomodi da raggiungere, arsi dal sole nel periodo estivo, malinconicamente innevati in quello invernale, offrono il meglio di sé nelle mezze stagioni.

VASTA E VERDISSIMA - Valle Albano, 1 agosto 2010

Una passeggiata in val Albano è quanto di più rilassante si possa chiedere alle proprie membra. Da Brenzeglio si segue l’agevole, sebbene talora ripido, tratturo che permette di rimirare nella sua interezza i verdissimi fianchi della valle. Successivamente si individueranno le bianche sagome dei rifugi Giovo e Sommafiume. Li si raggiungerà ben prima di quanto la vastità della valle avrebbe potuto far pensare.

RECASTELLO DI PRIMO MATTINO - Pizzo Recastello, 22 giugno 2010

La croce del monte Recastello si staglia in un cielo ancora sgombro da nubi; i colossi orobici occhieggiano imponenti sotto il sole del primo mattino. Ritornare a valle dopo l'alpinistica ascesa del canale nord, è momento in parte atteso e in parte detestato. L'orario anomalo rende l’ascesa quasi un antipasto a salite più impegnative che forse un giorno non troppo lontano si compiranno. Restano da compiere, per intanto, la ricerca della poco evidente via di discesa e i circa duemila metri di dislivello negativo verso Valbondione.

CONTRADE ASSOPITE - Zorzone, 21 aprile 2012

La luce radente e le ombre ancora estese rivelano che è primo mattino. È allora legittimo rintanarsi nella convinzione che le contrade di Zambla stiano ancora sonnecchiando. La temuta verità è però un’altra: i casolari sono totalmente disabitati e vengono ravvivati, non più dal brulicare di attività montane, quanto unicamente dal risveglio della ormai prossima primavera.

SPERONI ROCCIOSI - Via delle Bocchette Alte, 1 agosto 2005

Gli alpinisti sono formichine al cospetto di queste gigantesche pareti. Lo Spallone dei Massodi, con la sua beffarda quota di 2999 m, è parte della Cima di Brenta, che, con la sua imponente mole, si erge maestosa sopra coloro che si avventurino sulla via delle Bocchette Alte. Per noi ha anche rappresentato il luogo di passaggio dalle precedenti scalette avvolte in dense nebbie, alla roccette riscaldate dal sole che ci ha accolti e accompagnati fino al sottostante Rifugio Brentei.

AD AMPIE FALCATE - Testa del Rutor, 10 marzo 2012

Il rush finale per la Testa del Rutor da Bonne ha luogo su ariosi pendii panoramici. Una moltitudine di cuspidi innevate, tra le quali, ben distinguibili, quelle di Grivola e Gran Paradiso, letteralmente spingono lo scialpinista che, ad ampie falcate e confidando su poco altro oltre la propria forza di volontà, vede progressivamente avvicinarsi la madonnina di vetta.

DOLCE PENDENZA PER IL MONTE RAI - Monte Mucrone, 17 maggio 2012

Una meta classica per chi vive in provincia di Milano sono i Corni di Canzo. Allungando un po' la strada è possibile raggiungerli passando dal monte Cornizzolo e quindi dal monte Rai. Punto di riferimento costante è l'antenna biancorossa che si erge tra gli alberi. Dal Rifugio Marisa Consiglieri si diparte questa stradina che percorre un tratto della dolce cresta che unisce il Cornizzolo e il monte Rai. A nord-ovest fitti boschi coprono la valle giù fino a Canzo; a sud-est la vista spazia sui laghi dell'alta Brianza e la pianura Padana.

IL GIGANTE BUONO - Feegletscher, 30 marzo 2012

Il Feegletscher si distende candido per centinaia e centinaia di metri. Tra aspri crepacci e pericolanti seracchi, sbuca l’imponente lama ghiacciata dell’Allalinhorn. Scintillante sotto l’intensa luce primaverile, fa bella mostra di sé e, come un gigante buono, diviene silente sostegno per chi avanzasse a fatica verso il fatidico limite di quota Quattromila.

PROFILI OROBICI - Strada per passo San Marco, 28 settembre 2008

Il Passo San Marco è il più alto valico carrozzabile delle Orobie. Dall'alta Valle Brembana è possibile raggiungere, con numerosi tornanti panoramici, la bassa Valtellina. Dall'alto del passo si apre una vista privilegiata sulle alpi Retiche ed in particolare sulla testata della val Masino. Più in basso è possibile osservare scorci invidiabili su profili e promontori orobici: lo sguardo si perde sui verdi pascoli, siti di produzione di formaggi tipici come il Branzi sul versante brembano o il Bitto nella valle di Albaredo.

SOTTO UN CIELO BLU COBALTO - Rifugio Alpe Granda, 22 marzo 2009

Secondo giorno di primavera; i prati dell'alpe Granda sono ancora placidamente addormentati sotto una spessa coltre nevosa. Ciaspole ai piedi, si affonda sereni lungo tali candide distese. La vista si adagia sugli interminabili profili delle cime circostanti, finchè, catturata da un cielo incredibilmente terso, vi si tuffa appagata.