SULLA VIA PER CODERA - Mulattiera per Codera, 10 settembre 2011

Sono numerose le testimonianze di una fervente vita contadina che si incontrano durante la salita al paesino di Codera. Edicole, croci e cappellette sono sparse tra i tornanti di un’ancora ben curata mulattiera. Una sosta, sia essa fisica o metaforica, è dovuta; sta poi alle convinzioni di ciascuno attribuirle il congruo significato. L’importante è non passarvi accanto con indifferenza, se non altro per rispetto delle autentiche credenze di un tempo.

IL LEGNONE E' CIRCONDATO - Monte Muggio, 12 novembre 2008

Per una ragione intuibile ma non del tutto compresa dai più, le montagne più imponenti sono solite attirare a sè e ricoprirsi di dense nubi. In questo modo acquistano un alone di mistero e un ulteriore fascino. Il monte Legnone non è certo assimilabile alle montagne himalayane, ma, nel suo piccolo, è punto di riferimento tra i rilievi che circondano il lago di Como e.. in quanto a nuvole.. a volte non è secondo a nessuno!

GUGLIE DI CALCARE - Grigna Meridionale. Direttissima, 25 luglio 2009

La Grigna Meridionale è famosa per la sua chiara roccia calcarea erosa e modellata a formare guglie e pinnacoli. Tra le creazioni più curiose, vi sono quelle che si incontrano lungo il sentiero della Direttissima, una volta oltrepassate le scale del caminetto Pagani. Aguzze cuspidi rocciose si stagliano nette contro il cielo, adoperandosi in un’ostinata battaglia contro l’inesorabile forza di gravità.

BIANCO E ROSA - Lago Bianco, 30 luglio 2012

Il parco del monte Avic nella valle di Champdepraz è famoso per la quantità di laghi che serba al suo interno. Non credo che quello Bianco debba il suo nome alla candida visione dei ghiacci perenni sulle montagne del gruppo del Rosa, ma in una tersa quanto rara giornata estiva sarà legittimo pensarlo.

IL TRIONFO DELL'ALTA PRESSIONE - Rifugio Sassopiatto, 19 agosto 2011

In mattinata un pallido sole si è alternato a consistenti banchi di nubi. Ora che è pomeriggio, la tendenza al miglioramento è inequivocabile. In qualsiasi modo si sia giunti al rifugio Sassopiatto, con un giro escursionistico defaticante o attraverso la più ostica ferrata Schuster, si potrà alfine distendersi sui verdi pascoli tutt’intorno. In assoluta calma, si assisterà al trionfo dell’alta pressione: il grosso della nuvolaglia batte in ritirata, l’intenso blu del cielo è piacevolmente interrotto solamente da alcune innocue nuvolette. Lo sguardo si poserà allora sulla Marmolada, libera finalmente di sfoggiare tutto il suo carisma e pronta a tingersi dei colori della sera.

TRA LE CORNICI E IL CIELO - Grigna Meridionale. Cresta Sinigaglia, 10 aprile 2010

La Sinigaglia così non si era mai vista. Probabilmente non è vero, ma piace pensarlo.

L'INVASO DEL BARBELLINO - Lago di Barbellino artificiale, 7 ottobre 2008

Il lago di Barbellino artificiale riempie la conca sottostante il Rifugio Curò. Il suo colore è unico in tutte le Orobie. Mano a mano che ci si sposta lungo la vallata costeggiandolo, esso assume forme nuove. All'osservatore che cammina nel fondovalle, esso pare venirgli incontro ed espandersi come una vivace macchia d'olio.

ADAMELLO: VETTA IN VISTA - Monte Adamello, 5 luglio 2009

Lo sforzo per raggiungere la cima di una montagna è spesso ripagato dal bel colpo d'occhio sulle cuspidi limitrofe. Questo è ancor più vero se la cima che si sta per conquistare è quella dell'Adamello, dominatore incontrastato di estesi territori al confine tra Lombardia e Trentino. La vista scorre sull'enorme distesa del Pian di Neve, rimbalzando delicatamente sulle aguzze creste che lo delimitano.

LA SCALATA VOLGE AL TERMINE - Grigna Meridionale, 25 ottobre 2009

Quando all’uscita della cresta Segantini, venne il momento di riporre la corda alla calda luce del tramonto svanirono tutto d’un tratto ogni incomprensione o inconveniente dell’eterna scalata. Liberi da qualsiasi vincolo, venne naturale ritagliarsi un indelebile momento per sé nel quale ringraziare per l’ennesima volta i compagni di cordata e la montagna, maestra di stile e di vita.

IN UNA BIANCA MORSA - Costa del Pallio, 23 dicembre 2008

Le dolci gobbe della costa del Pallio sono dune in un deserto bianco; nuvole velate investono il cielo azzurro. Tra esse trova spazio la frastagliata cresta del monte Resegone che, nella sua interezza, completa perfettamente il quadro.

BAITA BRINATA - Dosso dei Signori, 7 gennaio 2011

La conca del rifugio Calvi è senza dubbio uno tra i luoghi più visitati di tutte le prealpi bergamasche. Se in assenza di neve è possibile optare per il sentiero estivo che sale sul lato idrografico sinistro della valle, in inverno è consigliabile attenersi al percorso della strada che passa per la cascata di Sambuzza e per il lago del Prato. Gli amanti della zona conoscono a memoria ogni angolo del tragitto, già sanno cosa si nasconde dietro ogni curva. Confrontare le condizioni del periodo con quelle delle innumerevoli salite precedenti, è un modo per scansare la noia. Un sottile strato di brina sulla baita al Dosso dei Signori è motivo di novità; basta e avanza per far passare in secondo piano l’affanno della salita.

MERAVIGLIOSO LARIO - Monte Crocione, 24 novembre 2010

La singolare morfologia lacustre, le Grigne imbiancate, una luce radente... basta poco per rendere eccezionale un paesaggio già di per sé splendido. Con un pizzico di immaginazione, si andrà indietro nel tempo: l’acqua si tramuterà in ghiaccio, le puntiformi abitazioni scompariranno una dopo l’altra, il silenzio si farà assoluto, l’aria pulita, l’ambiente primordiale.

CALCAREA E MASSICCIA - Presolana del Prato, 16 ottobre 2011

Calcarea e massiccia è la Presolana. Molteplici sono le sue cime. La visione della vetta Centrale dai pressi della Presolana del Prato, risulta oltremodo severa tanto che non sembra vero di provenire da lì. Affacciandosi poi la considerazione che si è ancora distanti dal completamento della appagante traversata, ci si avvierà con decisione verso la cima Occidentale.

PRATONI A PERDITA D'OCCHIO - Monte Colombine, 13 novembre 2011

Rilassanti pratoni ricoprono per chilometri e chilometri i dolci rilievi accanto al passo Maniva. Attraversarli di corsa è una tentazione che conviene prontamente scacciare per goderseli con più calma e per intero.

LA CHIESINA AL PASSO DELLA MANINA - Passo della Manina, 22 novembre 2008

I tremila orobici, che già in estate sono considerate vette impegnative, diventano colossi quasi inavvicinabili durante l'inverno. Dal Passo della Manina i pizzi Redorta e Coca sono visibili in tutta la loro maestosità. La neve gli scivola leggera sui fianchi lasciando però scoperte le aspre zone rocciose.