Momenti di Montagna
 
   
 
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PENNELLATE DI TRAMONTO - Pizzo Arera, 29 dicembre 2006

All’orizzonte nulla o quasi. Un solo minuscolo Monviso assiste con noi ad un fiammante tramonto invernale. Energiche pennellate di colore si materializzano in un cielo sconfinato. Sfumature di rosa e arancione inondano una tela in divenire.
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A COLA IL TEMPO SI E' FERMATO - Cola, 12 ottobre 2008

Il piccolo insediamento di Cola si trova a 1000 m in val dei Ratti poco sopra il sentiero che unisce Codera a San Giorgio. Se ci si spinge fino a qui e si è fortunati, si incontrerà una famigliola che, in silenzio sul proprio terrazzino, si gode una vista su lago e valle che lascia a bocca aperta. Nell'aria lo scampanellìo di un gruppetto di pecore; sul tavolo un cesto pieno di castagne, proprio come doveva essere una volta...
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CIRRI CHIAVENNASCHI - Alpe Manco, 6 novembre 2010

Passeggiare naso all’aria non sarà sempre opportuno, ma talvolta permette di lasciarsi stupire dalle bizzarrie del cielo. E non vi è stagione migliore dell’autunno per assaporare atmosfere pulite e nuvole vaganti. Quando una soffice neve trionfa sulle sommità dei monti, quando l’aria diviene frizzante ed il tepore del sole non è più sufficiente a scaldarla, quando i bei tramonti si vedono dal pomeriggio, è il cielo ad offrire i più bei spettacoli e le nubi sono le interpreti migliori. Come stormi di uccelli migranti, si riuniscono e, con rapidità estrema, mutano e compongono le più svariate forme. Un animo sensibile e un occhio allenato hanno il dovere di coglierne la fugace bellezza.
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CHIESETTA ALL'ALPE PRABELLO - Alpe Prabello, 7 maggio 2006

La neve è ancora ampiamente presente sulla bella piana dell'Alpe Prabello così come sull'imponente parete del monte Disgrazia. Manca ancora un mese abbondante all'estate, allorchè l'Alpe tornerà a vivere e la chiesetta aprirà i battenti.
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SELVAGGIA VAL DARENGO - Lago Darengo, 16 luglio 2010

Un anfiteatro di cime fa da sfondo alle cupe acque del lago Darengo. Un ambiente che non lascia spazio a sicurezze e anzi inquieta. All’infuori del lago, tutto è repulsivo e verticale. Al sole non è permesso infiltrare i propri raggi, persino i rododendri si guardano bene dal fiorire.
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LE NUBI SONO PITTRICI - Pian di Neve, 5 luglio 2009

A prima vista il Pian di Neve può essere definito come un'enorme, uniforme, immutabile distesa di ghiaccio. Un occhio trasognato lo considererà invece come una bianca tela sulla quale le nuvole, con le loro ombre, proiettano astratte e cangianti composizioni. Sebbene in maniera piuttosto marginale, anche gli alpinisti entrano talvolta nel quadro, partecipando per poco più che un'istante alla miriade di dipinti che ogni giorno si creano e si cancellano.
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PRIMAVERA IN VAL CAVALLINA - Monte Sparavera, 2 giugno 2010

Il prato fiorito, i promontori boschivi, i paesi a valle.. tutto è così sapientemente e armoniosamente fuso a formare un variopinto paesaggio, che si direbbe uscito dal pennello di un’impressionista. L’aria è tersa, il clima mite, non un solo filo d’erba è mosso dal vento, nessuna presenza animata: è una calma surreale quella che avvolge la val Cavallina stamane.
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BAITE DEI FONTANINI - Conca di San Simone, 8 dicembre 2007

L'ampia conca di San Simone è molto ricca di prati che in estate vengono sfruttati per far pascolare mucche e pecore. Molte sono le baite che punteggiano la zona ed alcune sono riunite in piccoli alpeggi. Le facciate delle baite dei Fontanini, ben esposte al sole anche d'inverno, invogliano l'escursionista ad una tiepida sosta con vista sui monti Cavallo e Pegherolo.
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CIME DELL'ALTO LARIO - Monte Bregagno, 20 febbraio 2009

Ovunque dai fianchi orientali del monte Bregagno è splendido il colpo d'occhio sui promontori che si adagiano dolcemente nel lago e sulla squadrata sagoma del Sasso Manduino. La vista scivola sul calmo specchio d'acqua fino alle cime dell'alto Lario. Gli occhi sono qui costretti a dissociarsi ed il sottile velo di foschia mattutina che si leva dal lago li trascina l'uno per l'ampio solco della Valtellina; l'altro lungo quello più discreto della Valchiavenna.
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UN ESTETICO BINOMIO - Pizzo Cerro, 2 aprile 2010

Il Castel Regina e la Corna Camoscera, si fanno forza vicendevolmente. Pur sorgendo nelle vicinanze di montagne ben più quotate, formano un estetico binomio che una rada e ancor spoglia vegetazione contribuisce a mettere in risalto.
 
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PANETTONE INNEVATO - Monte Todano, 6 marzo 2010

Tre minuscole figure in un universo innevato. Come formiche si muovono per linea stabilita e sperimentata. Non è certo opportuno discostarsi dal crinale, solo qualche sporadico arbusto con radici a prova di slavina può rimanere avvinghiato lì fuori. Potrebbe tutt’al più balenare l’idea di prendere la rincorsa e spiccare il volo oltre il panettone innevato e, un balzo dopo l’altro, toccare tutte le morbide cime dal lago Maggiore fino alle Grigne.
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DEL ROSSO NEL BLU - Grigna Settentrionale. San Calimero, 12 ottobre 2011

La graziosa chiesetta di san Calimero, sita sulle pendici solatie della Grigna Settentrionale, è meta ricorrente di escursionisti o semplici curiosi. Il vivace e spiovente tetto pare costruito apposta per risaltare in un cielo azzurro di inizio autunno. Ideale per una sosta rigeneratrice, è solo punto intermedio per chi volesse proseguire per creste lungo il poco noto sentiero del Cornell Bus. Si toccheranno allora due panoramicissime cime: quella un a torto snobbata del pizzo della Pieve e quella stragettonata del Grignone.
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TEMPO DA LUPI - Lago Nero, 6 agosto 2010

È in giornate come queste che il lago Nero offre il meglio di sé. Le acque si scuriscono e, increspate da incessanti raffiche di vento, sembrano animarsi e voler tracimare le naturali sponde rocciose. Gli piacerebbe, per una volta, poter confluire in quelle ben più abbondanti del sottostante bacino del Truzzo.
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CULLATI DAI FAGGI - Monte Sagro, 26 aprile 2012

Nel bel mezzo di un sottobosco innevato, i tronchi dei faggi disegnano linee d’ombra che, come trame di un’unica enorme amaca, cullano il viandante che si trovi a transitare tra gli alberi. Rinvigorito nell’animo, l’escursionista affronterà con più decisione il restante ignoto percorso che separa il monte Sagro dal Grondilice.
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UNA COLONNA DI ANIMI SOGNANTI - Rifugio Quintino Sella, 12 luglio 2009

Il sole, che già illumina il Gran Paradiso, non è ancora giunto a scaldare le membra alle cordate partite dal rifugio Quintino Sella. Con il diradarsi delle nuvole nel cielo si risvegliano gli animi sognanti degli alpinisti diretti al colle del Felik; con l’alzarsi del vento si placano le apprensioni quotidiane. Il fruscìo dei passi sulla neve è la colonna sonora di un’alba silenziosa.
 
 

Immagini presenti: 360 - Ultimi inserimenti: 16 nov 2012 - Copyright: Luca Vezzoni