Momenti di Montagna
 
   
 
Pagina | 1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 | 7 | 8 | 9 | 10 | > | >> |
 
   
Highslide JS
BEN PROTETTI - Pizzo Baciamorti, 2 marzo 2008

Raggiungere una vetta è sempre appagante. Sia essa stata guadagnata con grandi fatiche o con un lento, ma costante avvicinamento. I modi di affrontare la permanenza sulla cima sono molteplici: c'è chi non attende più di un paio di minuti che già ha fretta di tornare; chi sfrutta l'occasione e si lascia andare ad uno spuntino e, perchè no? a un pisolino; chi ne approfitta per scattare foto al panorama e chi, il panorama resterebbe in silenzio a contemplarlo per ore. Sul pizzo Baciamorti una madonnina veglia sugli escursionisti che, catturati dal fascino della vetta, si trattengano ad ammirare dall'alto la val Taleggio ed il vicino Resegone.
Highslide JS
QUESTO E MOLTO ALTRO - Punta d'Arbola, 16 settembre 2012

L’Arbola è montagna sufficientemente alta e riparata per non essere lambita dalla nuvolaglia che è invece spesso presente tra le prealpi ossolane. L’Arbola è anche ambita per la sua estetica e possente mole. L’Arbola è in parte rivestita dai ghiacci, eppure si lascia addomesticare facilmente. L’Arbola è l’ideale per una conciliante ascensione di fine estate.
Highslide JS
SALTINO SMALTATO - Monte Pietra Quadra, 11 dicembre 2011

Il canalino che solca la parete nord del Pietra Quadra appena a destra della vera cima, è interrotto poco dopo l’imbocco da un breve saltino roccioso. Se dal basso non suscita particolari apprensioni, osservato dall’alto può apparire quasi invalicabile. Nel salirlo smaltato di neve e ghiaccio, sembrerà di cimentarsi nel più severo alpinismo scozzese.
Highslide JS
UN SALUTO DALL'ALTO - Monte Due Mani, 29 gennaio 2008

Il sole crea sottolineature dorate nell'immensa opera celeste. Con un ultimo nostalgico gesto, allunga i suoi caldi raggi; confonde i profili lontani; fa brillare la neve sotto i piedi. Fra poco sarà sera anche sul Monte Due Mani. Le tenebre ne avvolgeranno le pendici e, poi, via via su fino alla cima. Prepariamoci ad accoglierle.
Highslide JS
VISIONE AEREA DALLE PLACCHE DELL'ANGELONE - Zucco Angelone. Primo Sperone, 25 aprile 2009

Nel tepore di aprile i pianeggianti prati ai piedi dell'Angelone rimangono ugualmente deserti: alla portata di tutti, solcati da nessuno. L'affluenza è invece massima sugli aspri fianchi dello Zucco. Alpinisti alle prime armi, rocciatori accaniti, semplici curiosi affollano fin dal primo mattino i molteplici settori di arrampicata. In questa insolita situazione, tra un "blocca" e un "sassooo" gridati a gran voce, l'unico modo per ritagliarsi un angolino di pace è provare a lucertolare su per le lisce placche calcaree provando a buttare un'occhio alla quiete sottostante.
  Highslide JS
IMPAGABILI EMOZIONI - Bivacco Colombo-Aurora-Bijelich, 2 luglio 2011

Giungere al bivacco Colombo al passo Scerscen con un ampio giro comprensivo di sconfinamento in Svizzera, è emozionante di per sé. La sublime esibizione della sera, creatrice di cangianti giochi di luci, delicate tonalità e ombre, rende il tutto indimenticabile. I pizzi Tremogge, Malenco ed Entova, mete di un’inusuale traversata dell’indomani, calamitano il pensiero e formano un’eccezionale scenografia per il balletto del vento che ha deciso di regnare incontrastato per questa notte.
Highslide JS
VIVERE LA MONTAGNA - Il Pianone, 6 maggio 2005

Gite in giornata, comode dormite in rifugio, pernottamenti in bivacchi, sono tutti bellissimi modi per vivere la montagna. Ma niente è paragonabile ad una dormita sotto le stelle o in tenda. Portarsi tutto il necessario e niente di più, accamparsi dove si preferisce. Affrontare la furia degli elementi al sicuro nel saccoapelo. La tendina è un puntino luminoso nella grandiosità del Pianone, sotto il rifugio Allievi-Bonacossa in val Masino. Il vento soffia e, violento, piega i pali della tenda. Ma non riuscirà certo a spezzarli.
Highslide JS
CIELO IN TUMULTO - Grigna Settentrionale. Via invernale, 21 gennaio 2007

Mentre per milioni di persone che abitano la Pianura la giornata si profila nebbiosa, per i pochi fiduciosi, o semplicemente fortunati, che trovano il coraggio di infilarsi gli scarponi, la gita sarà più che mai soleggiata. Questione di punti di vista! E il versante orientale del Grignone è senza dubbio un punto di vista privilegiato. Un burrascoso mare di nuvole si distende sulla pianura e tra le vallate prealpine. Lo Zuccone Campelli e il Pizzo dei Tre Signori sono le isolette più vicine ma la vistaè libera di spaziare fino alle catene alpine più lontane.
Highslide JS
AFFACCIARSI OLTRE - Cima Benfit, 23 ottobre 2012

La risalita della Valzurio, quel giorno, richiese sforzi sovrumani. Dolorini latenti e scarse energie erano all’origine di tutto. Eppure, dalla cima Benfit, la vista del crinale che deposita sulla cima degli Omini suscitò una curiosità tale da far tornare le forze in un baleno. E meno male, poiché esser giunti fin lì e non affacciarsi oltre sarebbe stato un vero peccato.
Highslide JS
AL FRERONE C'E' NEVE - Monte Frerone, 28 dicembre 2011

Durante inverni di carestia nevosa, il monte Frerone può rappresentare l’àncora di salvezza per tanti scialpinisti incalliti che manifestino i sintomi dell’astinenza da sci. Benché la parte inferiore dell’itinerario di salita possa risultare alquanto spelata, una volta raggiunta la conca terminale sembrerà di essere stati catapultati in un effettivo scenario invernale. Tale sensazione sparirà presto quando, in maniche corte dalla cima, si getterà lo sguardo alle tristemente spoglie prealpi bresciane.
 
  Highslide JS
LINEA TAGLIAFUOCO - Pizzo di Spino, 9 marzo 2011

Alcune zone, forse molte, situate fuori dagli itinerari più battuti, rischiano di passare inosservate, di essere note e care solo a chi lì ci abita e vive. La dolce e gibbuta dorsale che dal pizzo Rabbioso si distende fino al pizzo di Spino, ha tutte le carte in regola per far parte di questa snobbata categoria. Poterle dedicare una tersa mattinata di sole si rivelerà scelta azzeccata: con dislivelli contenuti e incedere rilassante, si avanzerà sulla linea Tagliafuoco, proprio nel mezzo di un vastissimo panorama che dalle innevate cime di Alben, Menna e Arera, giungerà ai più boscosi Gioco, Zucco e Canto Alto.
Highslide JS
AL COSPETTO DEL SODADURA - Piani d'Artavaggio, 14 febbraio 2009

I piani d'Artavaggio sono, fra le località lecchesi, meta assai gettonata, specialmente nella stagione invernale. Non è raro ritrovarsi a passeggiare qui a seguito di periodi di abbondanti nevicate. Trotterellando tra un rifugio e l'altro, seguendo piste più o meno battute, sarà impossibile non lasciarsi sedurre dalla bianchissima e quasi perfetta piramide del monte Sodadura. Si immaginerà allora di sprofondare sui suoi fianchi con sinuosi ed arditi tracciati.
Highslide JS
ALPE ORDINATA - Val Gronda, 26 aprile 2008

La val Gronda, non ancora raggiunta dal turismo di massa, è costellata di paesini del sapore antico e di alpeggi che ben si integrano con l'ambiente aspro della valle. Le baite sono costruite con cura e talvolta son disposte in maniera curiosa. Prima di inoltrarsi più a fondo tra gli alti e impervi monti della zona, è piacevole sostare un poco nell'ampio pianoro dove sorgono queste belle "baite a schiera".
Highslide JS
CAROVANA AL VENTINA - Rifugio Gerli-Porro, 23 maggio 2009

L'area del Ventina si presta bene ad esercitazioni e manovre su terreno ghiacciato. Sono parecchi i corsi d'alpinismo CAI che, nei finesettimana primaverili, avanzano lungo la vallata in cerca della lingua ghiacciata da sfidare. Anno dopo anno essa si è ritirata sempre più verso le severe vette dei pizzi Cassandra e Rachele così che è ormai necessario andarlo a scovare ben al di là della piana del rifugio Gerli-Porro, oltre la morena. Quest'anno la caccia al tesoro è resa ancora più complessa dalla neve che, copiosa, è ancora presente su gran parte della Valmalenco.
Highslide JS
BETULLE E SOTTOBOSCO - San Giorgio, 12 ottobre 2008

Lasciato il caratteristico abitato di Codera e raggiunto il sentiero del Tracciolino, lo si abbandona quasi subito per scendere in direzione di San Giorgio. Si piomba inizialmente in uno scuro bosco di castagni e robinie. Il percorso affronta quindi una salita, dapprima ripida, poi più lieve fino ad arrivare alla radura di San Giorgio. L'ultimo tratto di sentiero attraversa un bel boschetto di betulle le foglie delle quali, in pieno autunno, si colorano di un giallo intenso. I candidi tronchi affondano in un soffice sottobosco.
 
 

Immagini presenti: 360 - Ultimi inserimenti: 16 nov 2012 - Copyright: Luca Vezzoni