Momenti di Montagna
 
   
 
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SORPRENDENTE RISVEGLIO - Lago Cernello, 5 agosto 2006

Contrariamente a quanto si possa pensare, la fase di montaggio della tenda era iniziata giorni prima a casa. Con cura si era individuato il luogo più adatto e ospitale, si era disegnato un bel pianoro panoramico attraversato da un placido corso d’acqua; si erano erette aguzze montagne come sfondo, si erano respirate particolari atmosfere.. Una volta in loco ci si impegna a far somigliare la realtà a quanto immaginato. Tra un picchetto e l’altro, si rivolge un pensiero all’alba dell’indomani che puntualmente risulterà differente dalle attese. Vuoi perché nascosta da nubi o piogge, vuoi per essersela lasciata scappare per un sonnellino di troppo, o semplicemente perché più sorprendente del previsto.
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GIBBOSITA' NASCOSTE - Monte Golla, 27 dicembre 2009

Il terreno ribolle sotto una spessa coltre di neve. Imprigionato in un bianco sacco, si dimena in cerca di un varco. Ma calci e pugni non serviranno: messer Inverno non indietreggerà prima del dovuto, non lascerà quanto appena conquistato; bensì manterrà saldo e uniforme il suo dominio. Cederà spazio, a suo tempo, soltanto a sua maestà Primavera. Allora sì che le forze sotterranee si riuniranno dando luogo ad una roboante, vigorosa esplosione di colori.
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AD UN PASSO DAL SOGNO - Punta di Scais, 11 settembre 2010

Spingersi tra le braccia dei colossi seriani, fin nei più reconditi recessi, richiede tenacia e animo saldo. È necessario faticare nel fondovalle, arrancare su problematici ghiaioni, inerpicarsi per umide fenditure, sostare a strette selle, aggirare torrioni. Solo con la consapevolezza di dover affrontare tutto questo, si potrà pensare di raggiungere i piani alti, i fatidici Tremila metri orobici. In uscita dal buio camino Baroni, la restante via per la punta di Scais splenderà al sole. Si comprenderà allora di essere di fronte ad un unico ma fondamentale passo dal sogno.
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GIRO DI CRESTA - Passo di Tartano, 8 dicembre 2007

Camminare sul filo di cresta è sempre emozionante. Bisogna fare attenzione, meglio non permettersi nemmeno un passo falso. Alcuni crinali sono talmente affilati da sembrare lame di coltelli, altri sono dolci e permettono a chi li cavalca di ammirare senza patemi il panorama. Le creste uniscono in un tutt'uno le cime di monti vicini e lo fanno delicatamente. Se innevate il loro fascino aumenta ulteriormente: bellissime sono le cornici di neve modellate dai venti. Dal passo di Tartano, con una sinuosa cresta, ci si può spingere fino alla sommità del monte Valegino, cima panoramica spartiacque tra Val Brembana e Val Tartano.
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AURORA FREDDA E PRECISA - Monviso, 9 ottobre 2011

È un’aurora fredda e precisa quella che strabilia gli alpinisti durante l’approccio, solitamente tardo-estivo/autunnale, al Re di Pietra. Partiti sotto una formidabile stellata, si è ora sufficientemente in alto per notare gli scuri profili dei monti circostanti acquisire nitidezza. Il vento soffia incessante, il freddo è pungente. Le molteplici luci della pianura padana lasciano spazio ad un unico ma decisivo bagliore. È questo il momento nel quale si comprende che l’attacco a sua maestà, il Monviso, è ufficialmente sferrato.
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GIU' FINO AL LAGO - Monte Muggio, 9 novembre 2008

I prati del Monte Muggio sono come un trampolino sul lago di Como. Vien voglia di prendere la rincorsa e tuffarsi. L'intenso blu del lago sembra a portata di mano ed invece sta laggiù a 1500 metri dall'osservatore. Lo sguardo precipita verticale; la mente è libera di esibirsi in immaginarie e leggiadre capriole.
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GRIGIORE DI PRIMA MATTINA - Bivacco città di Clusone, 29 dicembre 2008

La notte di bufera tra le "quattro lamiere" del bivacco Città di Clusone è sembrata interminabile. La speranza che le nebbie avvolgenti il rosso scatolino si diradassero è stata delusa. Sarà meglio approfittare della temporanea tregua e calarsi nella più che mai grigia valle dell'Ombra.
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SCIVOLO SULLA BRIANZA - Corno Birone, 21 aprile 2010

Dal Corno Birone, il rientro più veloce a Valmadrera avviene per il sentiero Lucio Vassena che, ripido e diretto, si compone di parecchi tratti suggestivi, tipici dell’ambiente prealpino lecchese. Dagli spogli pendii sommitali è incantevole la visuale sul lago di Annone ravvivato dalla luce serale; più in basso sarà il tramonto su Resegone e monte Barro a catturare l’attenzione; l’imbrunire nella fitta e rigogliosa vegetazione accompagnerà infine gli ultimi svelti passi di una piacevolissima escursione pomeridiana.
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IL CALCAREO PEGHEROLO - Cresta del Pegherolo, 18 ottobre 2009

Una singolare conformazione, nonchè una posizione assai centrale, fanno del Pegherolo una delle montagne simbolo della val Brembana, un colosso calcareo incastonato nel bel mezzo di un anfiteatro di più scuri rilievi orobici. Per godere di tale spettacolo è necessario compiere un tenace e ardito avvicinamento lungo i suoi selvaggi fianchi.
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UN RICAMO NEL PAESAGGIO - Monte Generoso, 4 dicembre 2010

Un alpeggio incustodito, una candida distesa innevata, le cuspidi appuntite delle Grigne e del San Primo, il tutto sovrastato da un cielo azzurrissimo e limpido. Un paesaggio inanimato reso vivo dalla traccia di passaggio di uno sciatore. Come un tratto di penna rivendica infine la paternità di un quadro, così un rapido e regolare ricamo segnala l’inequivocabile volontà di entrare a far parte di uno scenario bellissimo quale è, d’inverno, quello apprezzabile dalle pendici meridionali del monte Generoso. Generoso di nome e di panorami.
 
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DISCESA CON SLANCIO - Grigna Settentrionale. I Comolli, 21 gennaio 2007

Dopo la salita c'è sempre una discesa. Chi non si è mai rifugiato almeno una volta in questa scontata massima pseudomontanara? Talvolta questa frase, nei bambini, udita al momento giusto, aiuta a stringere i denti sull'ultimo tratto di salita. In età più avanzata è la discesa stessa ad essere detestata, essendo frequentamente responsabile del comparire di fastidiosi dolori articolari. Tra queste due epoche della vita, se, previdenti, si sono risparmiate le energie, ci si divertirà a perdere rapidamente quota saltellando in libertà.
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IL VENTO PASTICCIERE - Val Terzera, 18 ottobre 2009

Un gelido vento settentrionale ha soffiato nella notte. Tagliente ed ostinato, ha portato con sé un cospicuo abbassamento delle temperature. Un cielo limpido è primo gradito segno del suo passaggio, altri, meno evidenti, devono essere ravvisati con un minimo di attenzione. Ne è esempio la spessa patina di ghiaccio che riveste l’erba in prossimità degli zampilli di un’energica fontana. L’effetto è quello di un dolce glassato. Il vento pasticciere.
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SFILATA DI QUATTROMILA - Pizzo Proman, 28 maggio 2011

Fatta base nel bivacco alla colma di Premosello, converrà investire le ultime ore di luce in una camminata alla volta del poco distante pizzo Proman. Si potrà così osservare il cielo colorarsi e l’argentea croce sommitale captare gli ultimi raggi di un’intensa giornata ed acquisire una crescente rosea brillantezza. Con l’imbrunire, risalteranno i noti profili delle imponenti montagne di ponente. Si assisterà così ad un’ammaliante sfilata di Quattromila. Scure ma innocue nuvole aggiungeranno un tocco di drammaticità al quadro regalando emozioni uniche e irripetibili.
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APPUNTAMENTO CON LA PRIMA NEVE - Alpe Oro, 16 ottobre 2012

Il normale susseguirsi delle stagioni è regola indissolubile e palese. Specialmente in montagna però, esistono delle giornate, o più propriamente delle ore, anzi… degli istanti nei quali si rompono tutti gli schemi e la natura sembra scompigliare le carte in tavola. Ecco… in quei momenti c’è un richiamo che spinge ad essere lì per non perdersi tale fuggevole magia.
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TENERI FAGGI VISTA LAGO - Rifugio SEV, 9 maggio 2010

Sono foglie tenere quelle appena sbocciate sugli alberi che contornano la panoramica radura di Pianezzo. Con i primi veri caldi i faggi si sono dotati di verdi chiome e un’instabilità meteorologica si è impossessata del cielo sopra il Lario, celandone quest’oggi in gran misura l’enorme potenziale paesaggistico.
 
 

Immagini presenti: 360 - Ultimi inserimenti: 16 nov 2012 - Copyright: Luca Vezzoni