Momenti di Montagna
 
   
 
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BOSCO DI CRISTALLO - San Bartolomeo, 15 dicembre 2007

Il bosco alle pendici del monte Berlinghera sembra un grosso freezer. La neve del giorno prima ha attecchito solo in quota, il freddo invece è rimasto ovunque e pervade l'ambiente intero. Entra nelle ossa e si è aggrappato agli alberi. Il bosco pare di cristallo, la strada è un sottile velo bianco. La si percorre con cautela per paura di infrangere questo magico incantesimo.
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INTERRUZIONI AL BIANCO - Lago del Prato, 4 gennaio 2009

Solo un fiumiciattolo è in grado di opporsi al bianco strapotere della neve. L'acqua che fluisce ha la meglio sull'acqua immobile. E' al sicuro, non può temere l'assalto. Alla neve non resta che stare ad osservare quel lembo di terra del quale mai potrà impadronirsi. Deve accontentarsi di lambirne le sponde, spingersi oltre risulterebbe solo un vano tentativo.
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ALPINISMO OROBICO DOC - Pizzo Redorta. Canale Est, 9 dicembre 2011

Le prealpi Orobie non sono certo famose per la compattezza della loro roccia, è invero rinomato il loro assetto pericolante. Peculiarità che le rende detestate e allo stesso tempo amate in veste estiva. Le cose cambiano nella stagione invernale quando la dama bianca ricopre e rinsalda ogni instabilità. Spuntano allora gli alpinisti e le pareti dei colossi si popolano. L’impegnativa salita del canale est del pizzo Redorta offre, tra le molte forti emozioni, anche quella di un’incantevole visione del re orobico al risveglio. I picchi sommitali del Coca s’impreziosiscono di filoni dorati. La fatica e gli interrogativi sulla complessità della salita svaniranno in un baleno e lasceranno il posto ad una piena fiducia nei propri mezzi.
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TUFFO SINUOSO - Sentiero del Fiume, 30 marzo 2008

Il torrente Meria, che scende gorgogliando dalla Grigna Settentrionale, ha scavato un profondo solco nella valle e pazientemente modellato la roccia sottostante. Salti, cascatelle, marmitte dei giganti e pozze d'acqua si alternano lungo il corso del ruscello. E' possibile osservare da vicino tutto questo, seguendo la Via del Fiume che da Sonvico raggiunge, costeggiando il corso d'acqua, gli appartati, verdeggianti prati dell'alpe Era.
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L'ESSENZA DELLO SCIALPINISMO - Rossstock, 18 febbraio 2012

Un pendio di neve intonsa, un cielo azzurro sotto il quale sentirsi liberi, una vetta alla quale puntare: in questi tre elementi è riassumibile l’essenza dello scialpinismo. La neve quel giorno in Muotathal era farinosa e strabordante, il cielo limpido e di un blu profondo, la cima del Rossstock esagerata e invitante. A ciò si aggiunsero un fatato bosco di cristallo nella prima parte dell’itinerario e un panorama amplissimo e misterioso a meta raggiunta. Cosa poter chieder di più?
 
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DIAVOLO E DIAVOLINO IN FIAMME - Rifugio Calvi, 4 gennaio 2009

Il Pizzo del Diavolo di Tenda è una montagna che suscita sentimenti contrastanti: attrae e respinge allo stesso tempo. E' il picco più alto della val Brembana e, per la sua inconfondibile conformazione, è da molti vissuto come irraggiungibile. Salendo al rifugio Calvi, Diavolo e Diavolino si mostrano in tutto il loro splendore. Arrossati da un limpido tramonto invernale, assumono un aspetto magico, calamitando le inquietudini e le sicurezze di un animo irrequieto.
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LAGO DI SARDEGNANA - Lago di Sardegnana, 23 agosto 2007

Questo vasto bacino artificiale, la cui diga è stata ultimata nel 1930, raccoglie le acque di molti dei laghi dell'alta valle Brembana e, con un salto di oltre 600 metri, le invia alla centrale di Carona. Sono pochi coloro che programmano di raggiungere questo luogo di proposito. Solitamente, nel percorrere il sentiero delle Orobie, si resta in vantaggiosa osservazione sulla diga. I più temerari saliranno invece qui volutamente, attratti dalla valle e dalle scure cime che chiudono il lago sul versante meridionale. Creandosi la strada tra gli arbusti, potranno godere di un'insolita visione sull'azzurro specchio d'acqua.
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ROSSA! - Punta della Rossa, 1 ottobre 2011

Sui dieci tiri della via che corre sullo spigolo sud-est della punta della Rossa il divertimento è assicurato: la salda roccia, le difficoltà contenute, i passaggi vari e proteggibili, le vedute invidiabili… rappresentano quanto di meglio si possa chiedere ad una scalata in ambiente. Al contrario di molte altre occasioni, non si vorrebbe mai intravedere la vetta: non provando in nessun caso un senso di precarietà o di inadeguatezza, si gradirebbe prolungare l’ascesa all’infinito. Tanto più se si considerasse la fatica che si è volentieri compiuta per giungere all’attacco della via. A rammentarla, la costante verticalità sulla piana del Devero, punto di partenza per questa strabiliante salita alpinistica.
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ASSEMBRAMENTO AL PASSO SANTNER - Rifugio Santner, 17 agosto 2011

Una singolare esibizione di nebbie vaganti cattura l’attenzione di escursionisti sognanti. L’asprezza delle guglie e dei torrioni del Catinaccio è mitigata da soavi argentei sbuffi, il vuoto di verticali precipizi è colmato da leggiadri vapori. Con regolarità impressionante, la ferrata Santner consegna al passo nuovi spettatori che, prontamente sedotti, si uniscono alla compagnia astante, prolungando il coinvolgimento per quello che non si credeva un itinerario così affascinante.
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L'ADAMELLO SI COLORA - Monte Sellero, 4 novembre 2006

Un tramonto incredibile, come non ne avevo mai visti. Una giornata tanto limpida quanto fredda, con tutti i requisiti per un bel tramonto tardo autunnale. Difatti, raggiunta la cima del monte Sellero ad un orario poco ortodosso, il cielo ha cominciato a colorarsi di svariate tonalità, prima giallo, poi arancio, rosso, rosa.. E di riflesso si coloravano le montagne intorno: le vicine orobie, ma anche il più lontano gruppo dell'Adamello. Camminavo con gli occhi fissi al cielo, con le mani congelate scattavo foto, non mi curavo del fatto che mancasse ancora un'ora di buio per raggiungere il bivacco Davide.
 
 
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DI SANA E ROBUSTA COSTITUZIONE - Alpe Bolgia, 23 ottobre 2010

Tra gli ordinati e ombrosi boschi dei monti intorno a Lugano è piuttosto facile imbattersi in giganteschi faggi secolari. Saldamente ancorati al terreno, danno l’idea di un’assoluta robustezza. Non c’è vento che li faccia vacillare, sono loro a decidere se e quando spogliarsi dei rami superflui. Nell’osservarne i nodosi tronchi dal basso in alto, lo sguardo si poserà sui più evidenti dei numerosi segni che riempiono la scura corteccia. Grinze e solchi, rugosità ed invaginazioni, come tessere in un mosaico, formano i capitoli di un’antica storia.
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DISCESA PANORAMICA - Catinaccio d'Antermoia, 9 agosto 2011

Nello scendere il costone orientale del Catinaccio d’Antermoia in un’incredibilmente tersa giornata estiva, si rischia di venire distratti dal sublime panorama che si ha costantemente dinanzi. I gruppi del Sella e del Sassolungo, nonchè la Marmolada e il sottostante vallone d’Antermoia, distolgono l’attenzione forse più di quanta ne richieda la seppur facile ferrata. Con un occhio rivolto al paesaggio e con l’altro ben fisso a terra, si procede svelti, senza minimamente considerare a quale destino possa condurre il mettere piede in fallo.
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TRA SOGNO E REALTA' - Sasso Canale, 19 giugno 2011

Sperare di avvicinare il Sasso Canale in una tersa giornata di Favonio è ovviamente legittimo. Quando al raggiungimento del crinale ci si volterà verso il Lario, e lo sguardo, guidato dal lunghissimo Terminone, si poserà sulla ben delineata sagoma del monte San Primo, si comprenderà come a volte la realtà possa superare le più rosee aspettative.
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CHIESETTA AGUZZA - Rifugio Laghi Gemelli, 9 febbraio 2008

Questa singolare chiesetta è posta su un rilievo del terreno poco distante dal Rifugio Laghi Gemelli. Non è stata costruita lungo un sentiero così che, per arrivarci, devi essere a conoscenza della sua esistenza. Ella se ne sta tranquillamente in disparte e, soprattutto d'inverno, si accontenta della sola compagnia di spogli larici. Nemmeno la neve osa turbare la sua quiete e se ne sta alla larga dal suo tetto appuntito.
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RIFUGIO LONGO E MONTE AGA - Rifugio Longo, 9 agosto 2004

Il Rifugio Longo è a portata di mano, una sola curva ci separa da lui. Chi conosce la zona o ha esperienza da escursionista sa che il curvone sarà più lungo di quanto sembra. Raggiunto il rifugio, la sterrata proseguirà quindi in direzione del lago del Diavolo, sovrastato dalla verticale parete del monte Aga.
 
 

Immagini presenti: 345 - Ultimi inserimenti: 11 nov 2012 - Copyright: Luca Vezzoni